Oltre ai canonici pacchetti .deb o .rpm installabili in Ubuntu e derivate, negli ultimi tempi è stato implementato anche un altro pacchetto dai caratteri più versatili e moderni rispetto a quelli canonici, ossia i cosiddetti pacchetti snap.
Tali pacchetti hanno alcune caratteristiche uniche, tra cui:
I. il fatto di contenere in sé tutte le dipendenze che occorrono per installarli e, soprattutto, farli correttamente girare dal sistema operativo;
II. la possibilità di poterli lanciare, aggiornare ed eliminare senza minimamente intaccare la stabilità del sistema;
III. la possibilità di poterli aggiornare facilmente in background.
Installazione del gestore snap
Su Ubuntu e derivate (Linux Mint, etc…) sono preinstallati nelle versioni 20.04 LTS (appena pubblicata lo scorso 23 aprile) e 18.04 LTS (e successive), ma qualora non fossero presenti, è possibile installarli, digitando da Terminale:
sudo apt install snapd
Con tale comando, li abbiamo, dunque, ufficialmente installati e a tal punto si potrà installare il pacchetto Snap che si desidera con quest’altro comando: